PROGETTO
La presenza di persone di fede musulmana in Italia è cresciuta progressivamente negli ultimi sessant’anni, di pari passo con l’andamento dei processi migratori provenienti da paesi in cui l’islam costituisce la principale religione nazionale.
Questo progetto si propone di colmare un importante vuoto nella letteratura italiana e internazionale sul “caso italiano”, tracciando un’immagine d’insieme aggiornata della presenza musulmana sul territorio nazionale, attraverso una ricerca interdisciplinare che ponga a dialogo i saperi e gli approcci metodologici delle scienze umane e sociali (sociologia, psicologia, antropologia) con quelli delle scienze giuridiche.
Il Progetto 20228R992T “Islam e Musulmani in Italia: attori, spazio sociale e relazioni tra comunità religiose e Stato” è finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, nell’ambito del Bando PRIN 2022 del MUR – PNRR – Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2: “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 1.1 “Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)”.
OBIETTIVI
Il Progetto mira a realizzare uno studio “sistematico” su quello che potremmo definire l’“Islam quotidiano”, raggiungendo e rendendo conto anche delle voci meno rappresentate, che non accedono alla visibilità dei media e dei decisori politici, ma anche del campo accademico. Questo progetto intende analizzarne le “frontiere interne ed esterne”, ossia le relazioni nello spazio pubblico con le istituzioni e con le diverse persone che lo occupano, ma anche la pluralità “interna” che contraddistingue lo stesso Islam in Italia e nella sua dimensione transnazionale.
In virtù dell’obiettivo generale del lavoro, un obiettivo specifico sarà quello di identificare e analizzare le criticità e i bisogni emergenti dalle esperienze quotidiane delle Comunità islamiche presenti nel nostro Paese e per come relazionabili alla inattuazione parziale della libertà religiose per come emergenti dalla giurisprudenza italiana in tema. In particolare, ci si propone di realizzare la catalogazione dei bisogni di tutela del diritto alla differenza e alla libertà religiosa.
Inoltre, il progetto permetterà di focalizzare lo sguardo su alcuni STUDI DI CASO particolarmente significativi ma meno esplorati dalla letteratura accademica, quali il caso dei musulmani di origine albanese residenti in Nord Italia e il tema dell’assistenza religiosa ai ristretti musulmani nelle strutture penitenziarie, in particolare del sud Italia.
PROGRAMMA DI RICERCA
Il progetto prevede l’articolazione di uno STUDIO QUALITATIVO E QUANTITATIVO, attraverso l’utilizzo di metodi e tecniche tipiche della ricerca sociologica, psicologica e antropologica e di quella delle scienze giuridiche.
In una prima fase esplorativa del campo d’indagine saranno utilizzati metodi di ricerca qualitativa basati sull’analisi della documentazione esistente, anche di tipo normativo e giurisprudenziale, sull’etnografia e sull’interazione con “testimoni privilegiati”, tramite la conduzione di interviste in profondità e focus group con persone appartenenti a TRE PRINCIPALI TARGET:
- Cittadini e migranti di fede musulmana;
- Esponenti delle più rappresentate sigle dell’islam organizzato in Italia;
- “Addetti ai lavori” provenienti dalla PA e dai servizi pubblici in generale e, in particolare, dai settori scolastico, socio-sanitario, della sicurezza, penitenziario ed economico e da referenti ed operatori del Terzo settore.
In parallelo, verrà condotta un’analisi giuridica delle fonti normative inerenti ai differenti processi di integrazione e mancata integrazione islamica. Questa analisi servirà a stilare un elenco per categorie dei bisogni delle Comunità per come emergenti anche dal diritto vivente.
Il progetto di ricerca porterà, inoltre, a tracciare un’immagine d’insieme della presenza musulmana in Italia, in particolare attraverso la costruzione e la somministrazione, ad un campione rappresentativo nazionale della popolazione musulmana, di un questionario volto ad indagare l’identità religiosa dei musulmani in Italia, analizzando gli aspetti che riguardano i sistemi di credenza e di conoscenza, le pratiche, le esperienze, le appartenenze, i nodi critici e i bisogni rilevati.
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